Non ti illuda il mattino
è solo un altro gioco
che sta per iniziare.
Osservando i ruoli altrui
comprendo le regole.
Per la vita coltivo l'interesse
del silente traduttore
di antiche pergamene:
puntualmente le tradisco.
Se dimentico il gioco
o nelle sue dinamiche perdo,
al termine del giorno
è solo il ricordo di una storia.
E notti insonni un una tazza calda
affogo col patetico intento
del continuo recupero di trame,
ludiche e improbabili, tracciate
fuori dal tempo, nell'ultimo sorso.
Da qualche parte sono state scritte
ma c'è solo una vita
o un simbolo di essa
per scoprire chi e dove
le deve interpretare
o, rassegnato, fors'anche sognare.
Viaggi multimediali
e intrepide letture
dilatano una piatta esistenza.
ma unicamente nella dissolvenza
della memoria e del mondo a tarde ore
apprendo con certezza,
affossato in poltrona,
d'essere in un teatro
e sul palco inverare
la fioritura di una bianca rosa
e la spina sanguinante:
la coscienza ed il suo abdicare.
La luce della ribalta sopisce
e obnubila il confuso sentimento
dell'attore passivo,
mentre oltre il sipario
già sto cercando nuovi incantamenti,
la scena più bella che non vivrò mai.