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Profilo personale

Pierfrancesco Zen (Padova 1964), poeta, narratore e pittore, vive a San Martino di Lupari dove svolge la professione di avvocato. Pubblicista dal 1983 al 1987 sulla rivista "La danza".

Ha pubblicato la raccolta di poesie e racconti Frammenti di relatività (1992) e la silloge poetica I giochi del tempo (2005).

Molte sue poesie sono state pubblicate in diverse antologie: “Poeti padovani” (curata dal gruppo letterario Formica Nera) e in molte altre raccolte di poesie (“Il pianeta dell’amore”, “Voci dell’anima”, “Vento di Maestrale”, “Antologia del ricordo”, ecc.).

Sulla sua produzione letteraria hanno scritto, tra gli altri:

  • F. Buldrini [I giochi del tempo] «I testi sono intessuti di citazioni mitiche e bibliche, con una notevole tensione speculativa e simbolica. La raffinatezza estetica del linguaggio eleva il tono poetico che indugia anche su finezze stilistiche e metriche e s'inalbera in ardite metafore.»;
  • L. Nanni [I giochi del tempo] «Il sentimento religioso attinge alla purezza ideale, mentre ‘il linguaggio cifrato’ permette di intuire in profondità significati che sfuggirebbero a una scrittura superficiale: la coscienza del verso è indice di un poeta il quale, consapevole dei limiti formali (metro e ritmo, per esempio), riesce ugualmente a liberare le potenziali energie della parola.».

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Nel 2010 ha ripreso il suo percorso con una raccolta di racconti dalle atmosfere surreali Onirica.
Su quest’opera è stato scritto:

“ Fantasia e realtà, ipotesi e riscontro, cifra razionale e pulsazione alogica: i termini sono incisi già imperfetti sulla corteccia delle codificazioni di comodo, ovvero quando ‘fa comodo’ non inquinare né inquietare i mondi che si vogliono mantenere opposti: ma la fantasia stessa diviene realtà nel momento in cui determina qualcosa di reale, in questo caso la scrittura, e l’idea sfuggente alle regole convenzionali della razionalità è comunque un’idea, e, in quanto tale, esiste e fa parte di noi. E poi, non è certo mai stata in prima istanza la logica ad aver nutrito i linguaggi dell’arte (…)” Rodolfo Tommasi




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